La nostra esperienza inizierà sin da subito attraversando antichi villaggi ricchi di storia e tradizioni sulle pendici del vulcano e percorrendo sentieri tra i boschi all’interno del Parco dell’Etna.

Attraverseremo Sciare di Lava che si alternano ad una Flora ricca di specie diverse: alberi di Mele, Ciliege, Vigneti, Noccioleti, Boschi di Castagni, Querce, Ginepri, Roverelle, Pini, Betulle, Faggi Etc

5 ore
Durata
9/10
Fisicità
Crateri 3.000 m
Location
18+
Età
Apr-Set
Date
1

Partenza

Pick-Up presso Struttura Ricettiva ore 8.30
2

Risalita

Risalita a quota 2.900m
3

Trekking sui crateri

rekking su dei Crateri a bassa Attività
4

Visita grotta

Visita grotta scorrimento lavico
5

Off road Valle del Bove

Off road e veduta panoramica sulla Valle del Bove
6

Pausa pranzo

Pranzo o Degustazione Vini Etna D.O.C.
3

Ritorno

Rientro in hotel ore 16:30

Il Tour è soggetto alle condizioni Meteo e di Attività dei Crateri e/o alle ordinanze delle Autorità in materia di sicurezza nellʼArea Sommitale; pertanto il suo svolgimento non può essere garantito in caso di interdizione delle stesse aree. La Guida si riserva a giudizio insindacabile, il diritto di cancellare o modificare il Tour se le condizioni di sicurezza dovessero venir meno.
In fase di richiesta è necessario comunicare qualsiasi stato psico-fisico che possa alterare lo stato di sana e robusta costituzione (es. stato di gravidanza, problemi cardiaci, asma, insufficienze respiratorie etc.).

LʼESCURSIONE È SCONSIGLIATA A PERSONE CON PROBLEMI MOTORI.

Equipaggiamento consigliato: scarpe da trekking (o da ginnastica), abbigliamento a strati, giacca impermeabile cappello e occhiali da sole, bastoncini telescopici, crema protezione.
I Prezzi includono: Pick-up dal vostro alloggio, Assicurazione, Caschi (con Cuffie monouso), Bastoni (a Richiesta), Torce, Acqua, Biglietti della funivia e dei bus fuoristrada fino al raggiungimento della quota di partenza a piedi ed il costo della Guida Alpina/Vulcanologica multilingue.

Con questa esperienza vi porteremo sulla vetta del vulcano attivo più alto in Europa.
La nostra esperienza inizierà sin da subito attraversando antichi villaggi ricchi di storia e tradizioni sulle pendici del vulcano e percorrendo sentieri tra i boschi all’interno del Parco dell’Etna.

Durante la nostra risalita potremo anche notare come la vegetazione cambia costantemente in base alla quota.
Attraverseremo Sciare di Lava che si alternano ad una Flora ricca di specie diverse: alberi di Mele, Ciliege, Vigneti, Noccioleti, Boschi di Castagni, Querceti, Lecci, Ginepri, Cerri, Roverelle, Pini, Betulle, Faggi Etc..
Arrivati ad una quota di circa 1.900m lasceremo la strada battuta. Da qui in poi il paesaggio cambierà drasticamente: la vegetazione cederà il passo a paesaggi Lunari molto suggestivi.
Raggiungeremo i 2.500m con l’ausilio della funivia e quota 2.900m con i bus 4×4, da lì proseguiremo a piedi (per circa 2 ore) fino a raggiungere i Crateri Sommitali ad una quota di circa 3.300m.
Passeggeremo lungo i crateri lasciandoci tutto alle spalle e facendoci travolgere dalla sensazione di trovarci in un luogo unico. Inizieremo quindi la nostra discesa (per circa 2 ore 30 min.), facendo una sosta a quota 2.800m per pranzare godendoci una vista Mozzafiato! Proseguiremo in direzione dei Crateri del 2002 fino ad arrivare a quota 2.500m e rientrare con la funivia alla base di partenza.

9 ore
Durata
9/10
Fisicità
Crateri Sommitali
Location
18+
Età
Apr-Set
Date
1

Partenza

Pick-Up presso Struttura Ricettiva
2

Risalita

Risalita a quota 2.500m con funivia
3

Quota 2500m

Raggiungimento quota 2.900m con i bus 4×4
4

Trekking Crateri Sommitali

Trekking fino ai crateri sommitali a quota 3.300m
5

Passeggiata

Passeggiata sui crateri sommitali
6

Pausa pranzo

Pranzo a quota 2.800m
7

Visita ai crateri del 2002

Discesa a quota 2.500m e visita crateri del 2002
8

Rientro

Rientro in Struttura

Equipaggiamento consigliato: scarpe da trekking (o da ginnastica), abbigliamento a strati, giacca impermeabile cappello e occhiali da sole, bastoncini telescopici, crema protezione.
I Prezzi includono: Pick-up dal vostro alloggio, Assicurazione, Pranzo a Sacco: n° 2 panini, n°1 bottiglia di Acqua, n° 1 Integratore, frutta di stagione, barrette energetiche, tavoletta di cioccolato. Biglietti della funivia e dei bus fuoristrada fino al raggiungimento della quota di partenza a piedi ed il costo della Guida Alpina/Vulcanologica multilingue.

Avvertenze: Il Tour è soggetto alle condizioni Meteo e di Attività dei Crateri e/o alle ordinanze delle Autorità in materia di sicurezza nellʼArea Sommitale; pertanto il suo svolgimento non può essere garantito in caso di interdizione delle stesse aree. La Guida si riserva a giudizio insindacabile, il diritto di cancellare o modificare il Tour se le condizioni di sicurezza dovessero venir meno.
In fase di richiesta è necessario comunicare qualsiasi stato psico-fisico che possa alterare lo stato di sana e robusta costituzione (es. stato di gravidanza, problemi cardiaci, asma, insufficienze respiratorie etc.).

LʼESCURSIONE È ASSOLUTAMENTE VIETATA A CARDIOPATICI, ASMATICI E IPERTESI, DONNE IN STATO INTERESSANTE, SCONSIGLIATA A PERSONE CON PROBLEMI MOTORI.

Zafferana Etnea, 574 m.s.l.m. è un comune di 9500 abitanti situato sul versante orientale del vulcano nella provincia di Catania. Come tutti i comuni pedemontani, una “fetta” del territorio comunale si estende fino alla vetta dell’Etna includendo paesaggi di inestimabile valore ambientale.

Zafferana ospita la strada provinciale dell’Etna che consente il collegamento delle stazioni turistiche di Rifugio Sapienza (Versante Sud, Nicolosi -CT-) e di Piano Provenzana (versante nord, Linguaglossa -CT-).

Le ipotesi sulle origini del nome del paese sono controverse ma pare che possa derivare dall’arabo “za faran” che significa giallo e potrebbe alludere alle numerose piante di ginestra presenti, che nel momento della fioritura presentano una magnifica colorazione gialla che gratifica la vista e dona un tocco di colore che sicuramente non sarà sfuggito ad uno dei popoli che per più tempo dominò l’Isola nel cuore del Mediterraneo. Un’altra ipotesi lascia risalire il nome alla coltivazione dello zafferano che veniva effettuata nella zona. Il territorio di zafferana è stato più volte colpito da eventi sismici che in alcuni casi hanno lasciato segni visibili sulle abitazioni. Nel mese di ottobre il comune offre un evento fieristico culturale denominato “Ottobrata” punto di riferimento per i comuni limitrofi e per i turisti che possono avere l’occasione di trovare diversi prodotti tipici.

La Valle del Bove è una depressione che si trova sul versante orientale dell’edificio vulcanico dell’Etna. Per la maggior parte ricade nel territorio del comune di Zafferana Etnea (CT) ed allineano del Parco dell’Etna.

Dal punto di vista geologico è una caldera che si generò circa 65 mila anni fa a seguito del collasso di due apparati vulcanici denominati Trifoglietto I e II. La caldera è profonda un chilometro e larga cinque. L’attività vulcanica all’interno della Valle del Bove non ha una storia antica visto e considerato che la maggior parte delle eruzioni recenti vi riversano colate di lava ed addirittura, in alcune occasioni, le bocche eruttive si sono aperte proprio all’interno della caldera lasciando come testimonianza dei coni come, per citarne alcuni, Monte Simone (1811-12) e i Monti Centenari (1852-53), così chiamati per la ricorrenza al momento della formazione di un centenario dal martirio di sant’Agata protettrice di Catania.

La località di Piano del Vescovo si trova sul versante meridionale dell’Etna ed è caratterizzato dalla presenza di numerosi costruzioni appartenute alla curia catanese (da qui il nome).

Tipica meta turistica di questa zona è la rinomata Grotta Cassone, un tunnel di scorrimento lavico formatosi durante l’eruzione del 1792, che si trova nel territorio comunale di Zafferana Etnea e si sviluppa per circa 280 metri. É facilmente accessibile e permette ai turisti di conoscere le grotte di scorrimento non visibili su tutti i vulcani della Terra.

Il rifugio Giovanni Sapienza è situato a 1910 metri s.l.m. sul versante sud dell’Etna nel territorio del comune di Nicolosi (CT). Fa parte di un polo turistico che riceve oltre un milione di turisti all’anno e offre la possibilità di usufruire di servizi di accompagnamento per l’ascesa alle zone sommatali del vulcano, piste da sci e una funivia.

A pochi passi dal piazzale del Rifugio si trovano i Crateri Silvestri formatisi durante l’eruzione del 1892. Il Cratere inferiore si presta facilmente alla visita turistica poiché situati a pochi metri dalla Strada Provinciale e consentono di essere circumnavigati in cima regalano un suggestivo paesaggio. Il cratere superiore richiede una preparazione un po’ maggiore rispetto al “fratello” poiché preceduto da una ripida salita prima di giungere al bordo del cratere.

Sull’Etna si trovano diverse grotte di scorrimento lavico (Grotta del Gelo, Grotta della neve, Grotta Corruccio, Grotte Serracozzo, Grotta dei tre livelli, Grotte delle Palombe ecc.) formate dall’ingrottamento della lava.

La parte superficiale del canale di lava si raffredda più rapidamente per contatto con l’aria ed arriva a formare una crosta solida che non impedisce, al suo interno, il fluire della lava. Una volta cessata l’alimentazione dalle bocche effusive, il fluido residuo continua il suo percorso lasciando man mano vuoto il tubo di lava che si è venuto a creare.

Alcune grotte di scorrimento lavico in passato vennero utilizzate come neviere per la conservazione della neve. Questa destinazione d’uso era necessaria per mantenere vivo il mercato della neve e del ghiaccio che vedeva l’Etna protagonista. Ad esempio la Grotta della Neve viene raffigurata dal pittore francese Houel durante lo stoccaggio dei blocchi di ghiaccio che venivano trasportati fino a Malta per la produzione delle granite.

L’utilizzo delle neviere verrà meno con l’avvento dei frigoriferi e delle macchine per la produzione del ghiaccio. Con la fine di questa pratica scomparvero anche le figure dei nivaroli, le persone addette alla raccolta della neve, e dei bordonari che trasportavano i sacchi pieni di ghiaccio sulla soma dei muli che trasportavano il prodotto fino a valle dove veniva imbarcato o utilizzato per la refrigerazione e per la preparazione di gelati, granite e sorbetti.

Piano Provenzana si trova a 1800 m. s.l.m. nel comune di Linguaglossa sul versante nord dell’Etna. Vi si trova una stazione sciistica, dotata di 4 piste, che nel 2002 venne coinvolta nelle eruzioni che distrussero il polo turistico di Piano Provenzana e quindi dovette essere totalmente ricostruita.

Esattamente la notte tra il 26 ed il 27 ottobre del 2002 un forte sciame sismico ha inizio nella zona di Provenzana ed a seguito di questo iniziò la violenta eruzione di fianco che portò via tutto ciò che era stato costruito. Si formano delle bocche a bottoniera lungo la frattura che si era aperta appena sopra le strutture ricettive turistiche e a metà mattinata del 27 ottobre le colate radono al suolo negoziati ed i due alberghi presenti. L’eruzione terminerà il 7 novembre dello stesso anno. Ciononostante tutto venne ricostruito e Piano Provenzana continua a rappresentare un punto di riferimento per il turismo invernale ed estivo sul vulcano attivo più alto d’Europa.

Il rifugio Salvatore Citelli si trova nel comune di Sant’Alfio (CT) e deve il suo nome al privato che lo costruì ed alla sua morte lo donò alla comunità. Fu costruito nel 1935 a 1741 metri s.l.m. sul versante nord orientale dell’Etna nell’antica caldera di Monte Concazze.

La struttura ha subito un recente restauro (2011) grazie all’intervento del Parco dell’Etna che lo cita tra i suoi Punti Base al numero 15 dal 1987.

I Monti Sartorius, dedicati all’omonimo barone di Waltershausen, vennero originati dalla colata del 1865. La dedica allo scienziato non è casuale ma dovuta al fatto che il Sartorius ebbe la fortuna di trovarsi sul luogo nel momento in cui le bocche eruttive si aprirono e le descrisse, come era solito fare, in un suo manoscritto.

É un luogo che suscita un grande interesse botanico per la presenza di un vasto bosco di “Betula aetnensis”, una betulla endemica etnea relitto dell’ultima glaciazione. I coni di scorie laviche formano una cosiddetta “bottoniera” poiché si trovano allineati lungo la linea di frattura come fossero i bottoni di una camicia. Il sentiero sembra essere un giardino botanico con la presenza dell’Astragalo siculo, il Romice dell’Etna, graminacee come la Festuca e la Poa o cespi odorosi di Tanaceto. Alla base del primo monte si trovano delle bombe vulcaniche di dimensioni metriche che danno il nome al pianoro, noto come Chianu de Bummi (Piano delle Bombe). Lungo il sentiero è possibile ammirare Monte Frumento dell Concazze (2151 m.s.l.m.), il cono avventizio più grande dell’Etna, che risale ad epoca preistorica.