Grotte Scorrimento Lavico
Grotta dei ladroni

Sull’Etna si trovano diverse grotte di scorrimento lavico (Grotta del Gelo, Grotta della neve, Grotta Corruccio, Grotte Serracozzo, Grotta dei tre livelli, Grotte delle Palombe ecc.) formate dall’ingrottamento della lava.

La parte superficiale del canale di lava si raffredda più rapidamente per contatto con l’aria ed arriva a formare una crosta solida che non impedisce, al suo interno, il fluire della lava. Una volta cessata l’alimentazione dalle bocche effusive, il fluido residuo continua il suo percorso lasciando man mano vuoto il tubo di lava che si è venuto a creare.

Alcune grotte di scorrimento lavico in passato vennero utilizzate come neviere per la conservazione della neve. Questa destinazione d’uso era necessaria per mantenere vivo il mercato della neve e del ghiaccio che vedeva l’Etna protagonista. Ad esempio la Grotta della Neve viene raffigurata dal pittore francese Houel durante lo stoccaggio dei blocchi di ghiaccio che venivano trasportati fino a Malta per la produzione delle granite.

L’utilizzo delle neviere verrà meno con l’avvento dei frigoriferi e delle macchine per la produzione del ghiaccio. Con la fine di questa pratica scomparvero anche le figure dei nivaroli, le persone addette alla raccolta della neve, e dei bordonari che trasportavano i sacchi pieni di ghiaccio sulla soma dei muli che trasportavano il prodotto fino a valle dove veniva imbarcato o utilizzato per la refrigerazione e per la preparazione di gelati, granite e sorbetti.

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